Carpis

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Carpis

 Mraïssa-Carpis, nei pressi di Sidi Raïs, a Cap Bon, l’antico Promunturium Mercurii, era una colonia giuliana “Colonia Iulia Carpitana” fondata da Cesare o da Ottaviano-Augusto (CIL, 1206 + 25417). Plinio il Vecchio (V, 24) la colloca tra maxula (Rades), situata sulle rive del golfo di Tunisi, di fronte a Cartagine, e la città portuale di Missua (Sidi Daoud) che era rappresentata sulla piazza delle corporazioni di Ostia. Carpis, città portuale, aveva svolto un ruolo importante nell’economia interregionale e nel commercio con Roma, in particolare con il porto di Ostia. I resti archeologici di Carpis sono i meglio conservati di Cap Bon; per la maggior parte, sono sepolti sotto la sabbia, il che impedisce una buona lettura dei pochi monumenti visibili e della topografia della città.  Le tombe scavate nella roccia risalgono al periodo punico. I mobili funerari sarebbero databili dalla fine del IV secolo o dall’inizio del III secolo. ava. J.-C. Le anfore costituiscono il 70% delle ceramiche puniche riconosciute sul sito. Tra i monumenti di epoca romana, segnaliamo in particolare: 

L’anfiteatro scavato nei fianchi di una collina. 

Il teatro, elemento importante dell’ornamento urbano e di cui c’è ancora la cavea. 

L’acquedotto, situato nella parte sud-orientale del sito, è co-servito su una lunghezza di 46 m. 

La grande vasca quadrangolare (L.: 33 m; l.: 25 m; h. conservata: circa 1 m) 

I bagni termali situati nella parte nord-orientale del sito, occupano una superficie di 1260 m2. 

A nord del sito, a livello del promontorio, si osserva una talpa convertita per oltre mille metri. Ha due frangiflutti fatti di riprap visibili sott’acqua. 

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